In occasione del convegno di AISEC su “L’economia circolare per la rigenerazione del patrimonio culturale storico italiano” (Milano, Palazzo Litta, 24 novembre 2022) fu annunciata dal nostro socio Pietro Petraroia una call for papers, a cura della rivista da lui diretta (“Il Capitale culturale”), dedicata a un tema molto vicino a quello del nostro convegno: “La conservazione preventiva e programmata del patrimonio culturale quale ambito delle politiche di economia circolare”.

Completata la raccolta, il processo di peer review e la selezione dei saggi accettati, a fine giugno 2024 è stato pubblicato online, con libero accesso, il fascicolo della rivista che accoglie la sezione tematica, ove si combinano contributi di metodo con la presentazione di concreti casi di sperimentazione.

L’intento della rivista e dei curatori della sezione tematica (Stefano Della Torre, Chiara Mariotti e Pietro Petraroia) è stato di incoraggiare a proseguire nella ricerca di soluzioni di gestione dei beni culturali coerenti con i principii di solidarietà e partecipazione, scientificamente fondati, verso una cultura della cura dell’ecosistema, che rilegga in esso le interdipendenze fra asset fisici, comportamenti, saperi, contesti naturali, antropici, economici, fuori dai quali lo stesso patrimonio culturale non è neppure pensabile, tanto meno gestibile nella transizione energetica che tutti ci coinvolge.

Si è dunque tentato di raccogliere e vagliare gli apporti di chi abbia voluto declinare, a partire da esperienze direttamente sviluppate, il rapporto fra riduzione dell’entropia e l’adozione di quei criteri di conservazione preventiva e programmata del patrimonio culturale, che si sono ormai consolidati (sia pure finora in termini ancora troppo teorici) nella normativa statale sui lavori pubblici e per i beni culturali, facendo cogliere quanto essi possano essere sintonici con principi e prassi dell’economia circolare.

I saggi raccolti hanno risposto all’invito della call for papers a presentare contributi su quattro topic:

  • Esperienze di tutela/conservazione/fruizione/comunicazione del patrimonio culturale coerenti con i principi dell’economia circolare;
  • Progettazione, finanziamenti, appalti, interventi e gestione del patrimonio culturale in prospettiva eco-sostenibile: questioni di metodo e di normativa;
  • Opportunità di ottimizzazione energetica nella tutela dell’edilizia storica: ricerca, sfide aperte, esperienze e prospettive
  • Il ruolo delle Heritage Communities (Convenzione di Faro: legge 1° ottobre 2020, n. 133) nei processi partecipati di gestione ispirati all’economia circolare, tra volontariato e possibile attivazione delle CER (Comunità Energetiche Rinnovabili)

I contributi pubblicati sono scaricabili singolarmente in formato pdf e restituiscono una messa a terra, nel contesto nazionale e internazionale, di queste verticalizzazioni tematiche, attestando casi positivi di corresponsabilità, operatività e interazione tra Istituzioni, Accademia, Centri di ricerca e formazione, Fondazioni e Associazioni, anche volontarie.

Link alla rivista: https://rivisteopen.unimc.it/index.php/cap-cult/article/view/3400/7136