E’ disponibile la traduzione italiana (a cura di circulareconomyblog) dello studio di Green Alliance sugli scenari occupazionali in Italia, Polonia e Germania relativi allo sviluppo dell’economia circolare al 2030. Per quanto riguarda l’Italia, lo studio analizza tre scenari rappresentanti tre diversi livelli di impegno a livello legislativo da parte italiana nello sviluppo della circular economy.
Il primo assume che non vengano prese ulteriori iniziative volte a favorire l’economia circolare oltre a quelle attuali. Il secondo immagina uno sviluppo in linea con il pacchetto europeo di proposte recentemente presentato (o meglio, la sua versione 2014), mentre il terzo immagina uno sviluppo molto più accentuato di tutti i settori legati alla circular economy.
Lo scenario più ottimistico parla di 541.000 occupati nella circular economy in Italia al 2030, di cui 199.000 sarebbero nuovi occupati.
Uno dei maggiori punti di forza della situazione italiana, secondo lo studio, risiede nella potenzialità di ulteriore sviluppo della bioeconomia e delle bioplastiche, nel quale l’Italia ha molti margini di ulteriore crescita e che potrebbe contribuire a dare un nuovo impulso al settore agricolo, soprattutto al sud. Ma il tipo di occupazione generata da questo tasso di sviluppo dell’economia circolare è anche un’occupazione di qualità:
- Il 92% di questi lavori sarebbero occupazioni destinate a durare anche nei prossimi decenni, contrastando quindi in parte la tendenza allo svuotamento della domanda di lavoro per le qualifiche intermedie prevista un po’ unanimemente nei prossimi anni e in parte già in corso.
- Due terzi di questi lavori si produrrebbero nelle regioni del sud e nelle isole, contribuendo a bilanciare un divario sempre più marcato
Scarica lo studio Disoccupazione e Economia circolare in Italia Polonia e Germania, Tre scenari per il 2030