La dimensione ambientale è ormai elemento imprescindibile all’interno della vita aziendale.
Per alcune imprese può essere declinata come leva competitiva e distintiva, ed è proprio l’approccio circolare ad evidenziare come si possano creare o rafforzare opportunità di business intorno alla dimensione ambientale.
Per molte aziende è sempre più elemento di comunicazione e marketing per posizionarsi sul mercato e agire sui propri o potenziali stakeholder. Con la dovuta attenzione verso una comunicazione corretta e trasparente evitando i rischi del green washing dato che come emerso anche dal recente Paper del Forum per la Finanza Sostenibile “Greenwashing e finanza sostenibile: rischi e risorse di contrasto”[1] è ancora presente la tendenza a mascherare i propri impatti ambientali o a non fornire informazioni su pratiche non sostenibili grazie ad una comunicazione apparentemente chiara ma in realtà ingannevole, a scapito di quelle imprese che invece operano e comunicano in maniera trasparente.
Per tutti è sicuramente un elemento di compliance legale, un aspetto cresciuto enormemente negli anni sia per gli ambiti aziendali coinvolti sia per la complessità normativa richiesta. Una crescita regolatoria che però non ammette ignoranza, deresponsabilizzazione o sottovalutazione del rischio ambientale, tanto che nel 2020 sono stati contestati oltre 34.000 reati ambientali[2].
È avendo presente questa triplice declinazione della dimensione ambientale che il Prof. Stefano Maglia, giurista ambientale, fondatore e Presidente di Tuttoambiente Spa[3] società di consulenza specializzata nell’assistenza legale alle imprese ha pensato ad una nuova Governance Ambientale Aziendale. Un approccio evolutivo alla dimensione ambientale che quindi entra nella dimensione strategica dell’azienda e contribuisce a definirne l’organizzazione per garantirne le performance, la sicurezza e la sostenibilità complessiva. La Governance Ambientale Aziendale vuol dire approcciare con visione e lungimiranza la vita dell’impresa andando a declinare ai diversi livelli l’approccio ambientale che a questo punto non è più un elemento aggiuntivo, accessorio o un obbligo legale, ma diventa elemento caratterizzante della cultura e dell’organizzazione aziendale.
Per arrivare a tutto ciò, Tuttoambiente ha elaborato un proprio metodo per raggiungere un’effettiva Governance Ambientale Aziendale, suddiviso in cinque fasi e certificato anche da Bureau Veritas.
- Fase A: environmental Safety&problem Solving dedicata all’affiancamento e all’aggiornamento continuo della compliance ambientale
- Fase B: Environmental training per sviluppare all’interno dell’aziende le competenze e la consapevolezza ambientale
- Fase C: Environmental Risk management per la verifica e l’implementazione del risk management ambientale
- Fase D: Environmental Sustainbility Index – TAESI per effettuare una valutazione dell’effettiva sostenibilità ambientale
- Fase E: Environmental Corporate Governance, fase di verifica e di costruzione della effettiva e strategica governance ambientale
Gli obiettivi di questo metodo sono molteplici e possono essere sintetizzati in:
- Maggiore prevenzione e sicurezza
- Maggiori competenze e crescita dell’efficienza
- Maggiore reputazione e trasparenza
- Crescita delle opportunità di business e maggior controllo dei costi
L’aspetto più interessante di questo nuovo metodo è che si pone di accompagnare le aziende verso una nuova consapevolezza e integrazione della dimensione ambientale all’interno della strategia dell’impresa e si rivolge quindi a tutte quelle PMI italiane che sempre di più guardano ai temi della sostenibilità come un’opportunità da cogliere. E’ un segnale che conferma come la dimensione ambientale sia sempre di più un elemento competitivo e distintivo non più e non solo per le grandi aziende, ma anche per il tessuto infinitamente più fitto e capillare di piccole e medie aziende di cui è ricca l’economia italiana e a cui anche AISEC si pone per accompagnare verso la transizione dal modello lineare al modello circolare.
[1] https://finanzasostenibile.it/attivita/paper-greenwashing-ita/
[2] https://www.legambiente.it/comunicati-stampa/ecomafia-2021-tutti-i-numeri-sulle-illegalita-ambientali-in-italia/